Tali armi venivano solitamente assemblate sul luogo dell'assedio, e gli eserciti portavano con loro pochi o nessun pezzo di tale macchina, in quanto il legno era solitamente disponibile sul posto.
LA CATAPULTA è un'arma che sfrutta, nelle sue prime versioni, l'energia elastica di un arco flessibile.
Catapulta nella sua versione medioevale (onagro) |
La sua evoluzione, di gran lunga più efficace, può arrivare a 7m di altezza, e sfrutta due molle di torsione per scagliare proiettili sotto i 50 kg.
La sua evoluzione medioevale è l'onagros a un braccio, che però ha come unica innovazione una struttura più compatta e solida
Il MANGANO costituisce una variante della catapulta, con la particolarità di una traiettoria di tiro più bassa: era utilizzato per colpire direttamente le mura nemiche.
In origine il termine "BALLISTA" e "catapulta" erano sinonimi, e difatti, nonostante esse si siano successivamente distinte, si basano sullo stesso principio di funzionamento: accumulare energia potenziale elastica in due molle di torsione, per poi rilasciarla scagliando il dardo.
Ricostruzione di una ballista |
Questa invenzione greca, perfezionata dai romani, è considerata la più complessa arma prima della Rivoluzione industriale; il sistema di puntamento a cremagliera garantiva grande precisione ed efficacia.
Notevoli varianti ne sono la ballista a caricatore multiplo per frecce di Dionisio di Alessandria (270 a.C.), la cheiroballista (letteralmente "ballista a mano") e la carroballista romane.
Cheiroballista romana |
Nel Medioevo gli alti costi di produzione e la mancanza di tecnici specializzati fece sì che le balliste si orientassero principalmente sulla tipologia "a tensione". E' tuttavia impossibile evitare di citare la balestra medioevale, evoluzione della cheiroballista romana, che costituiva un'arma di straordinaria precisione.
Miniatura raffigurante balestrieri all'opera |
Il TRABOCCO (o trebuchet, chatte, bricole) è stato, fino al Quattrocento, onnipresente negli assedi in età medievale; con i suoi 10-15 m di altezza, sovrastava gli eserciti ed incuteva timore negli eserciti avversari.
Ricostruzione di un trabocco |
Il suo funzionamento era concettualmente molto più semplice di quello della ballista: sfruttava un semplice contrappeso, posto sul lato più corto del braccio principale, per lanciare massi di qualche quintale, ma anche carcasse di animali per cercare di introdurre malattie nel castello assediato, o, nei casi più macabri, teste recise ai nemici. Data l'altezza della parabola di lancio, tali proiettili erano in grado di superare qualsiasi tipo di mura - cosa, questa, che veniva sfruttata anche utilizzando proiettili incendiari).
Ricostruzione digitale di ariete |
L'ARIETE d'assedio era usato per sfondare i portoni. Probabilmente inventata dagli Assiri nel IX-VIII secolo a.C., fu utilizzata per la prima volta in occidente dagli spartani nel 427 a.C. durante l'assedio di Platea.Tale compito era spesso reso impossibile dalla presenza di terrapieni, che era necessario riempire - esponendosi al fuoco difensivo- per potersi avvicinare alla fortezza, una volta che i ponti levatoi erano stati sollevati.
A completare questo elenco non potevano mancare le immense TORRI D'ASSEDIO, utilizzate per trasportare i soldati assedianti direttamente sulle mura nemiche.
Torre d'assedio del tipo utilizzato dai crociati a Gerusalemme durante la Prima Crociata |
Si vedano anche:
ARMA - Le macchine d'assedio: catapulte, balliste e trabocchi
MACCHINE BELLICHE - L'antichità e il medioevo
FORTIFICARE - Intorno alle macchine
La catapulta/mangano e l’onagro
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